Come nasce l’idea della maglia soft-tube
Mi presento: sono Andrea, professione designer ed imprenditore, di Roma.
Qualche anno fa a mia nipote all’età di soli 5 anni venne prescritto l’uso di un busto ortopedico per una scoliosi di 35°.
Fra le tante difficoltà da affrontare (e non sto qui ad elencarle, se state leggendo queste righe probabilmente sapete meglio di me cosa intendo) ci siamo scontrati con il problema di trovare una maglia da indossare sotto il corsetto a protezione della pelle.
Dopo aver capito che non esistevano modelli specifici che soddisfacessero a pieno i nostri bisogni ed aver provato diversi modelli di T-shirt in commercio ho pensato di provare a realizzare una maglia su misura per lei.
I problemi principali che aveva mia nipote erano due:
- le maglie che portava non erano ben aderenti al corpo e formavano molte pieghe una volta allacciato il busto, quindi le provocavano fastidio e dolore;
- il classico modello T-shirt le impediva di indossare in piena libertà tutte quelle maglie e quei vestitini con le bretelline ed i laccetti che lei amava tanto (una vera principessa!).
Queste difficoltà (la prima di natura fisica, la seconda di natura psicologica) si tramutavano in estenuanti capricci quotidiani una volta giunto il momento di indossare il busto ed, in generale, in un pessimo rapporto con lo stesso.
Minimizzare l’ingombro della maglia ed usare un tessuto elasticizzato sono stati quindi i parametri fondamentali nella creazione del modello soft-tube. Il primo campione è stato realizzato usando una mia vecchia maglietta tagliata e cucita alla meno peggio.
Ho cominciato poi, una volta imparato a cucire a macchina, a realizzare dei tubolari partendo da pezze di tessuto elasticizzato ed il risultato è stato sorprendente:
- sono diminuiti i segni della maglia sulla pelle anche dopo 20 ore continuative di corsetto;
- sono diminuiti, conseguentemente alla riduzione del fastidio provocato, i capricci di mia nipote nell’indossare il busto;
- è aumentata la possibilità di indossare in libertà capi primaverili ed estivi (preclusi in precedenza) perché ho studiato una tipologia di maglia praticamente invisibile. L’aspetto psicologico di poter vestire in libertà come le sue amichette ha decisamente migliorato il rapporto di mia nipote con la terapia, quindi con la sua malattia.
Tutto ciò mi ha convinto a provare ad industrializzare il modello e proporlo in commercio.
Tutto il progetto è stato portato avanti finora con grande passione e spero che questo si percepisca ogni volta che viene indossata una soft-tube!